La festa di San Benedetto è per Taggia un appuntamento importante e solenne che si ripete come festa tradizionale dal 12 febbraio 1626, data in cui il parlamento cittadino decise di onorare il voto fatto al santo quando Taggia fu risparmiata dall’invasione delle truppe Savoiarde durante la guerra dei Trent’anni (1618 – 1648).
Sono passati quasi quattro secoli ma lo spirito che anima i tabiesi nella preparazione della loro festa è rimasto pressoché immutato.
La festa tradizionale che si svolge il sabato sera è un rito arcaico che con l’accensione dei falò in ogni rione cittadino colora di bagliori fiammeggianti le facciate delle antiche case, palazzi, chiese, che nella fredda notte di febbraio trovano un calore antico di secoli che nasce dalle fiamme.
Nella festa della notte i giovani più temerari accendono i furgari, scoppiettanti fuochi artificiali in canne di bambù sono un inno alla potenza del fuoco e una prova di coraggio per chi li spara.
Fuoco amico per Taggia che in questo rito antichissimo rievoca un miracolo compiuto dal Santo patrono in epoca medioevale, quando la fece apparire avvolta dalle fiamme per allontanare i nemici barbareschi che nelle loro scorrerie volevano depredare anche la cittadina rivierasca.
Nella notte del sabato sono aperte anche le cantine dei tabiesi, lungo tutto il centro storico, per ospitare gli amici e i passanti che compiono il giro dei falò, offrendo loro un bicchiere di nostrano e le specialità taggiasche: canestrelli, biscotti al finocchio, torta verde e altre prelibatezze.
La domenica seguente si svolge la festa religiosa con la processione in onore del Santo e la messa nella chiesetta a lui dedicata in rione Colletto.
L’ultima domenica del mese vede Taggia tornare al XVII secolo, si svolge infatti il Corteo Storico con circa 400 figuranti fra nobildonne, gentiluomini, soldati ,bambini, popolani e religiosi…, affiancato negli ultimi anni da varie manifestazioni collaterali di grande effetto scenico.
Già il sabato si apre il mercatino storico lungo le vie cittadine e si tiene presso il maneggio in zona San Martino la rievocazione della battaglia del 1625 con la partecipazione di Gruppi Storici della Federazione Italiana Gruppi Storici.
Rievocazione di grande effetto e di ricercatezza di particolari, l’ambiente secentesco continuerà poi la sera in rione Trinità con la ricostruzione dell’antico accampamento militare accompagnato da danze e canzoni, da non perdere per un tuffo notturno nel ‘600.
La domenica si tiene la grande manifestazione culmine dei festeggiamenti, il Corteo Storico per le vie cittadine e la mattina sono da seguire con attenzione e curiosità le ambientazioni nei vari rioni del centro storico, curatissime nei particolari ed ognuna rappresentante un episodio di vita quotidiana dell’epoca o un fatto storico realmente accaduto nel periodo preso in considerazione. Da elogiare soprattutto il lavoro sia materiale che di ricerca storica fatto da chi organizza in ogni rione le varie ambientazioni sempre differenti di anno in anno. La cura dei particolari e la passione espressa sottolineano come i tabiesi siano fortemente legati a questa antica festa che nel corso degli anni è diventata una delle più importanti d’Italia nel suo genere.
Sabato 11 febbraio
Ore 21.00 festa tradizionale con i falò e sparo dei furgari
domenica 12 febbraio
Ore 16.00 Processione in onore di San Benedetto Revelli
Sabato 25 febbraio
Ore 10.00 apertura mercato delle bancarelle medioevali
Ore 11.30 Benvenuto ai Gruppi Storici ospiti
Ore 15.30 presso il maneggio di S.Martino si terrà la rievocazione della grande battaglia del 1625. Presentazione delle città ospiti e componenti la Federazione Italiana Giochi Storici.
Ore 21.00 Basilica Madonna Miracolosa: Cerimonia di offerta del Cero da parte della Federazione Italiana Giochi Storici.
Ore 22.00 Rione Trinità : Accampamento militare, giullarate, danze e canzoni, furgari.
Domenica 26 febbraio
Ore 10.00/14.00 Apertura ambientazioni nei Rioni Tabiesi partecipanti.
Ore 15.00 esibizione militare dei gruppi ospiti
Ore 16.00 partenza Corteo Storico
Ore 17.30 Piazza Cavour “Gran Finale” e premiazioni.